D come Desert Outpost
Il Desert Outpost sta all’Airfix come l’Ottava sinfonia sta a Schubert. E’ “l’incompiuta” dei diorami della celeberrima azienda britannica.
I muri sbrecciati, l’architettura piena di vuoti, il carattere spoglio da quinta scenografica di questo avamposto africano, sono un perfetto esempio di decostruttivismo inconscio.
Nel 1975, quando veniva distribuito nei negozi di modellismo il kit da costruzione dell’Airfix, lo studio americano di architettura Site realizzava il progetto dei magazzini Best a Houston, uno scatolone di mattoni, con proporzioni simili alla scatola del modellino, segnato da un enorme squarcio nella facciata, come una cicatrice che anticipava il postmoderno. Il Desert Outpost, che è un inno alla poetica romantica della rovina, preannuncia anche lo “stile masseria” degli anni ‘90.